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— IN CONVERSAZIONE CON JACOPO MILIANI

portrait by Sara Scanderebech

Incontriamo l’artista Jacopo Miliani, con cui Peruffo ha avuto il piacere di collaborare in occasione de La Discoteca, un progetto che ha al suo centro il primo lavoro cinematografico dell’artista, ma che si declina in molteplici forme, dalla mostra al workshop passando per la performance. Jacopo ci racconta i retroscena e le curiosità di questo intrigante lavoro multi disciplinare.

 

Ci racconti de La Discoteca, com’è nato il progetto e quali sono le sue varie ramificazioni?

Si tratta di un progetto che è nato prima della pandemia. Già pensavo alle discoteche del futuro e alla loro trasformazione. Il progetto ha preso varie forme: un workshop, delle performance, un’installazione e sopratutto un film dai toni surreali e fantastici che con ironia vuole sovvertire le regole del reale. La Discoteca è anche un libro edito da Via Industriae Publishing contenente un mio testo e altri testi di Elisa Del Prete, Mariuccia Casadio, Sara de Giovanni, Luca Locati Luciani ed Eva Robin’s.

Potete seguire un po’ tutto il percorso sull’account IG @ladiscoteca_film 

 

È il tuo primo vero film, come ti sei trovato ad esprimerti attraverso il media cinematografico?

Mi sono divertito un sacco… prendendo però tutto molto seriamente. È stato un viaggio e un’avventura bellissima in cui ho conosciuto persone fantastiche e in cui ho coinvolto anche amici/amiche e collaborazioni preziose. Gaia Formenti mi ha supportato sulla scrittura. Sara Scanderebech ha documentato tutto il set. Thomas Costantin ha realizzato le musiche e Giancarlo Morieri ha diretto la fotografia del film. Alessandra Mancini ha creato tutta la parte grafica. La produzione è stata curata da Elisa Del Prete e Silvia Litardi. Vedere gli attori e le attrici sul set è stato davvero emozionante: Eva Robin’s, Eugenia Delbue, Pietro Turano, Anna Amadori, Charlie Bianchetti, Alex Paniz e Kenji Benji.

 

Alcuni gioielli Peruffo hanno caratterizzato dei personaggi, ci spieghi come li hai selezionati e se, in qualche modo, li hanno aiutati ad esprimersi?

Ogni dettaglio del film è stato pensato in relazione ai personaggi e alla loro storia… Non vi sto raccontando molto di questa storia perché spero che troverete presto il modo di vedere il film. Certo è che i gioielli non sono soltanto degli oggetti, ma e’ il corpo che li muove e li fa danzare… anche loro raccontano la loro storia.

 

Cosa ne pensi delle collaborazioni? C’è qualcuno con cui vorresti collaborare?

Le collaborazioni e le relazioni sono alla base del mio modo di progettare e fare ricerca. La Discoteca è il frutto di oltre trenta collaborazioni… non riesco a elencarle tutte.

 

Un artista contemporaneo e un designer che ritieni significativi e perché.

Non so sceglierne solo uno… Kenneth Anger, Isa Gesken , Pauline Cournier Jardin, AA Bronson, Raf Simons, Tina Chow, Cinzia Ruggeri, David Lynch, Sion Sono, Sylvain Bussotti, Andy Kaufman e molti molti altri…

 

Un progetto a breve e uno a lungo termine che vorresti realizzare.

A breve termine: un altro film
A lungo termine: un altro film

 

La discoteca è un progetto di Jacopo Miliani.

È realizzato grazie a Italian Council, Direzione Generale Creatività Contemporanea, Ministero della Cultura in collaborazione con APS Arcigay Il Cassero, associazione culturale Bottega Bologna, Foundation If I Can’t Dance, I Don’t Want To Be Part of Your Revolution (Amsterdam), Association Run by a group / openspace (Nancy), con acquisizione pubblica di Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci (Prato)

 

Fiorentino di nascita, Jacopo Miliani si forma al DAMS di Bologna e al Central Saint Martins College di Londra. I suoi lavori sono stati presentati in gallerie e spazi museali in Italia e all’estero. Ha lavorato con performers come Jacopo Jenna, Annamaria Ajmone, Sara Leghissa, Antonio Torres, divaD, Benjamin Milan, Mathieu LaDurée, Eve Stainton, e ha collaborato con il regista Dario Argento, lo scrittore Walter Siti, i fashion designers Boboutic, il produttore musicale Jean-Louis Hutha e la semiotica Sara Giannini. Ha esposto in diversi spazi espositivi tra cui: GUCCI Garden Cinema da Camera, Firenze (2019), GAMeC, Bergamo (2019), Centro Pecci per l’arte Contemporanea, Prato (2019), Galeria Rosa Santos, Valencia (2018), Palais de Tokyo, Parigi (2017), David Roberts Art Foundation, Londra (2017), Kunsthalle Lissabon, Lisbona (2016), ICA studio, Londra (2015), MADRE, Napoli (2011), Studio Dabbeni, Lugano (2014 e 2010). La sua pratica artistica, con una metodologia interdisciplinare, tocca tematiche come la ricerca dell’identità, la performatività, l’universo queer, la relazione tra il linguaggio verbale e l’espressività del corpo.

 

Instagram: @ladiscoteca_film 
@milianijacopo

 

La discoteca, 2021 - Courtesy Centro Pecci per l’arte contemporanea Progetto Italian Council 2020 con la curatela di NOS Visual Arts Production

La discoteca, 2021 – Courtesy Centro Pecci per l’arte contemporanea Progetto Italian Council 2020 con la curatela di NOS Visual Arts Production

La discoteca, 2021 – Courtesy Centro Pecci per l’arte contemporanea Progetto Italian Council 2020 con la curatela di NOS Visual Arts Production

La discoteca, 2021 – Courtesy Centro Pecci per l’arte contemporanea Progetto Italian Council 2020 con la curatela di NOS Visual Arts Production

A slow dance without a name, 2016 – Kunstalle Lissabon Photo credit by Bruno Lopes

Throwing Balls at Night di Jacopo Miliani, 2021 – Photo credit Simone Dipietro for OGR Torino