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LATIFA ECHAKHCH, ROMANCE

Fondazione Memmo presenta, fino al 27 ottobre 2019, Romance, personale dell’artista franco-marocchina Latifa Echakhch, a cura di Francesco Stocchi.

Romance nasce dall’invito rivolto dalla Fondazione Memmo a Latifa Echakhch, per la realizzazione di un progetto inedito a partire dalle suggestioni derivanti dal suo incontro con il paesaggio, le atmosfere, la storia e le vicende socio-culturali di Roma.

Il titolo della mostra, Romance, riassume lo spirito dell’intervento di Latifa Echakhch volto a rappresentare la stratificazione architettonica, culturale e geologica della città, in cui si intrecciano differenti periodi storici e si mescolano molteplici linguaggi e registri espressivi. L’artista è interessata a esprimere questo sentimento di trasporto, di indagine e sorpresa attraverso un’istallazione realizzata negli spazi della Fondazione Memmo (le antiche scuderie di Palazzo Ruspoli): un’opera immersiva, inedita che richiama – sia concettualmente, sia per la tecnica realizzativa – i “capricci” architettonici in materiale cementizio che ornano i giardini di fine Ottocento.

Nel progetto espositivo pensato per la Fondazione Memmo si possono rintracciare i diversi indirizzi che hanno contraddistinto la ricerca di Echakhch negli ultimi anni.

Latifah Echakhch lavorerà on site alla composizione di un percorso installativo, punteggiato da una serie di sculture cave in calcestruzzo armato, dalle quali emergeranno oggetti decorativi di diverse origini, creando una stratificazione di riferimenti colti e popolari. Un cammino che si sviluppa negli spazi espositivi di Fondazione Memmo e che invita il visitatore all’esplorazione, tra caverne, stalattiti e stalagmiti, finte palizzate in legno e oggetti della vita quotidiana.

Romance testimonia il rigore di Latifa Echakhch, episodio più recente di un flusso creativo fatto di rimandi e anticipazioni che permettono di cogliere la poetica dell’artista.


Latifa Eachakhch, Romance, installation view at Fondazione Memmo, Rome 2019. ©Daniele Molajoli

Ritratto di Latifa Eachakhch: Annik Wetter